Cosa e quando possiamo dire o non dire ciò che pensiamo o sentiamo? Quando e quanto è importante esprimere la propria opinione e a quale costo? Unspoken nasce dalla necessità di esplorare ciò che rimane non detto, ciò che viene represso o soppresso nelle relazioni e nella società. Il ‘non detto’ si trasforma in silenzio, un silenzio che ha un peso e una forza che servono come motori per nutrire un movimento o iniziare una rivoluzione. Temi come censura, l’essere politicamente corretti, giochi di potere, ribellione, il corpo come arma, paura e coraggio sono tra alcuni dei topics che esploreremo durante la creazione.

Partendo da esperienze e punti di vista personali per poi arrivare a guardare al mondo attuale, gli interpreti diranno o ‘non diranno’ la loro opinione attraverso i loro corpi e la danza.